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ARGOMENTO:
Moderatori: jpalombi
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Salve a tutti! Nella pagina 5.3.7.1 è riportata la procedura per la configurazione del server DHCP usando la CLI; i passi elencati sono i seguenti:
Ho notato però che, mentre il punto 2 va eseguito nel modo di configurazione dhcp (rappresentato dal prompt dhcp-config), il punto 3 deve essere eseguito nel global configuration mode (rappresentato dal prompt config); il punto 4, invece, va nuovamente eseguito nella modalità di configurazione dhcp. Il problema è che non so esattamente come tornare nella modalità di configurazione dhcp senza usare nuovamente il comando "ip dhcp pool <nome_pool>". Come si può fare? Oppure è preferibile eseguire il punto 3 alla fine, dopo aver effettuato tutte le altre configurazioni nel modo dhcp-config ed essere tornati in global configuration mode? Grazie EDIT: in modalità dhcp-config non trovo i comandi domain-name e lease EDIT 2:: a quanto pare, i due comandi di cui sopra non sono supportati da Packet Tracer |
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Ultima Modifica: da instructor.
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Dunque,
certamente da un punto di vista di ottimizzazione della sequenza di configurazione, sarebbe preferibile configurare gli excluded address dopo aver completato la configurazione del pool. Tuttavia, in questo tipo di configurazione non è strettamente importante l'ordine con cui viengono configurati i vari parametri, ed il curriculum propone la sequenza da te riportata: 1. Create a DHCP address pool. 2. Specify the network or subnet. 3. Exclude specific IP addresses. 4. Specify the domain name. 5. Specify the IP address of the DNS server. 6. Set the default gateway. 7. Set the lease duration. 8. Verify the configuration. Poichè i punti 4,5,6,7 sono da considerarsi opzionali, , non nel senso che sono poco importanti, ma nel senso che non sono essenziali per il funzionamento del server dhcp. Volendo si potrebbe configurare prima il punto 3 e poi 1 e 2. Ciò che è particolarmente interessante notare è che questa sintassi, che può sembrare bizzarra, consente di escludere con un solo statement di esclusione un range di indirizzi appartenente a pool differenti, cosa che non sarebbe possibile se l'esclusione degli indirizzi venisse configurata direttamente dentro il pool. Per tornare alla conf del pool è necessario ridigitare lo stesso comando con cui il pool viene creato, diciamo che la prima volta che si digita questo comando, esso ha una doppia valenza: crea il pool, e passa alla modalità dhcp-config. In ogni caso la "freccia in alto" è sempre un buon espediente per evitare errori nella digitazione. Nell' EDIT2 ti sei risposto da solo |
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Grazie! Effettivamente in una delle attività Packet Tracer proposte nel capitolo la traccia suggerisce proprio questa soluzione. Puoi spiegarmi meglio questo fatto, magari con un esempio? Il comando "ip dhcp excluded-address" prevede solo due parametri, cioè l'indirizzo iniziale e quello finale della sequenza da escludere; come posso escludere indirizzi appartenenti a pool diversi con un solo statement? Grazie PS: questo capitolo non finisce più!! |
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Ti ringrazio per la richiesta che mi da modo di chiarire questa che reputo una finezza: Nel seguente esempio il router è configurato con tre pool: POOL_10.0.2.0 POOL_10.0.3.0 una delle entry degli excluded address esclude un range che comprende indirizzi che sono interni al primo pool ed al secondo: ip dhcp excluded-address 10.0.1.200 10.0.2.10 Effettivamente si può notare come l'assegnazione degli indirizzi abbia rispettato quanto stabilito negli indirizzi esclusi con il comando sh ip dhcp binding Inoltre il router sul primo pool assegna direttamente l'indirizzo 10.0.1.2 nonstante l'indirizzo 10.0.1.1 non sia stato esplicitamente escluso ma assegnato all'interfaccia del router. |
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Ultima Modifica: da jpalombi. Motivo: Ripristino immagine
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