ARGOMENTO:

magari ho fatto qualche errore io e nn va per quello se qualcuno riesce a provarlo sul suo pt mi faccia sapere! Grazie ragazzi buona domenica e buon instrdamento!

suppongo manchi l'allegato...

Virgilio, l'allegato sta nella pagina precedente de topic, anche io rilevai lo stesso probema a cui si riferisce Loranz e lo attribuii a non meglio identificate cause dovute al riassetto (formattazione del computer) e reinstallazione e per non perdere tempo non postai, del resto fedele ad una mia "campana entropica" =D i prblemi l segnalo una volta si ed una volta no cosi perdo meno tempo.
ciao

Dunque ragazzi, dal momento che io in passato ho lavorato pesantemente con le funzionalità di realizzazione delle activity (i famosi file pka, per intenderci), conosco molto bene le logiche di sviluppo del Packet Tracer. Tali logiche mi sono state confermate direttamente da Dennis Frezzo (inventore dl Packet Tracer, in visita a Roma qualche anno fa), e dipendono fortemente da una scelta implementativa che è stata fatta a monte. Se leggete il secondo punto elenco della slide n. 30 che allego al post, capirete da soli. Le attività e le caratteristiche del sistema di assessment, sono fortemente correlate alle implementazioni delle nuove caratteristiche del Packet Tracer(Assessment tasks & features strongly related to instruction/learning objects & features). Pertanto, essendo uno strumento didattico fornito gratuitamente (quindi con fondi di sviluppo limitati), si è optato per privilegiare l'aggiunta di nuove caratteristiche piuttosto che preoccuparsi delle retrocompatibilità delle versioni precedenti (in pratica costerebbe troppo gestire il versioning dell'applicazione). Io da formatore condivido la scelta. Meglio avere qualche problema sulle activity e sulla coerenza del punteggio, che limitare lo sviluppo delle caratteristiche del prodotto. Questa logica ha portato a inserire gli ASA e molte funzionalità che lo rendono utilizzabile per il CCNA Security e anche (in maniera parziale) per la CCNP. Pertanto gli errori di coerenza delle activity fra le varie versioni, sono uno scotto da pagare per avere un prodotto didatticamente all'avanguardia (vi garantisco che il P.T. è considerato il miglior simulatore didattico in circolazione). In aggiunta voi non potete saperlo, perché il vostro corso non era iniziato, ma Cisco pubblicò diversi avvisi in cui consigliava fortemente di non cambiare la versione P.T. all'interno dello stesso corso, proprio perché non era previsto il riallineamento delle activity realizzate con le versioni precedenti (costerebbe troppo). Questo spiega il perché diverse volte non si arriva più al massimo del punteggio. Se nelle nuove versioni è stato cambiato il sistema di valutazione del punteggio, i risultati non tornano più. Non dipende quindi dal fatto che il P.T. ha bisogno di conservare memoria del passato, ma dal fatto che la retrocompatibilità non è garantita.
Ovvio che come studenti vorreste che gli esercizi fossero sempre esatti, scritti al meglio e uguali per tutte le versioni, ma la vision degli istruttori è diversa dalla vostra. Voi utilizzerete il P.T. per un periodo di tempo limitato, legato al corso, noi istruttori continueremo a utilizzarlo sempre e per un numero di corsi maggiore. A parti invertite ragionereste pensate che ragionereste sempre allo stesso modo? Di contro per avere un prodotto didattico che non abbia bug o incoerenze del genere, i costi di sviluppo aumenterebbero esponenzialmente, e anche i costi della formazione... Forse a pensarci bene non è una scelta così sbagliata anche per gli studenti. Considerate che, ad oggi, presumibilmente il vostro corso avrebbe lo stesso costo con o senza il Packet Tracer, pertanto credo che nessuno preferirebbe fare lo stesso corso, che state facendo voi, senza il beneficio di questo strumento. Come ho già segnalato diverse volte, basta essere consci di queste debolezze intrinseche alle scelte implementative stabilite all'inizio dai creatori del prodotto.

Grazie Marco per la delucidazione! Su macchina virtuale ho installato la vecchia versione e come era previsto la skill non la apre nemmeno dicendomi che non è compatibile!

Pazienza, non è comunque un problema, basta saperlo!

Vorrei chiarire che io all'inizio del corso avevo instalato la versione di packet tracer 6.1, poi (e fui il primo ad accogermene) mi accorsi che esisteva a versione 6.2 ma nelle indiazioni di installaziione non c'era nessuna indicazione esplicita a questioni di retrocompatibilita' come invece era esplicitamente indicato nele note di installazione di packet tracer 6.1, difatti e' in quelle note di instalaziopne che cisco dice "attenzione se avete niziato il corso con la versione 6 non la cambiate".
Detto questo quando vidi che erano segnalati probemi di passaggio dalla 6 alla 6.1 ma nesun problema era indicato per il passaggio dalla 6.1 alla 6.2 feci il passaggio alla nuova versione e sinceramente non mi sarei aspettato problemi di questo tipo, comunque prendiamo atto che le cose stanno in questi termini, certo con tutti i problemi, come si dice a roma, meglio il packet tracer che un calcio nei coglioni , quindi buone esercitazioni, e grazie a Carrara delle delucidazioni.

p.s. quasi off topic,
per Loranz, ho letto di macchine virtuali ecc.. ecc.., e mi chiedo: ma tu usi una qualche versione di Linux ed esegui pachet tracer sotto wine o virtualbox?
e per Carrara, c'e' qualche vantaggio a gar girare packet tracer in qualche modo sotto linux?

Uso Virtual Box su win7 per virtualizzare un'altra macchina win7 sulla quale sperimento installazioni pulite!

Direi nessun vantaggio in particolare, anzi qualche piccolo problema in più, che comunque si può risolvere con un piccolo effort a livello di configurazione...
Questo perlomeno fino a qualche versione fa. Ultimamente non mi sono mai giunte notizie negative in tal senso, presumo che se nessuno lamenti problemi...

ma si andiamo off topic , io ho praticato sotto linux con wine e virtual box ed anche un'altro ambiente di virtualizzazione ed ognno aveva dei vantagi rispetto all'altro, adesso pero sto pensando un po ad implementare la Intel® Virtualization Technology ‡ che a quanto pare la virtualizzazione e' proprio vera nel senso che nonc'e' un sistema operativo che e' padre e fa una fork per lanciare il processo figlio che e' l'altro sisema operativo, se ho inteso bene con la Intel® Virtualization Technology ‡ cio' che c'e' in comune e' simmetrico per ambedue i processi e sta a livello molto basso, i processori sono lockkati sulle mecchine virtuali e dedicati nel snso che se hai una macchina reale dual core potrai startare due win7 o un linux ed un win 7 ed ognuno avra il suo core sclusivamente per lui.
Avete fatto esperienza, mi sapete dare indicazioni a proposito?

La virtualizzazione è un mondo complesso, certamente installare un hypervisor dedicato con HyperV o ESXi ha dei vantaggi in termini di performance, ma di fatto anche utilizzando VMware workstation puoi dedicare core fisici o virtuali alla VM, credo lo stesso valga per Virtual Box.

In realtà molto spesso quello che si preferisce fare è dedicare delle risorse alle macchine virtuali ma consentire l'hypertrading consentendo di fatto di utilizzare le risorse di cpu libere on caso di sottocarico.

Io quello che vorrei capire e' verificare che le due feature del processore che sto utilizzando un Intel® Core™2 Duo Processor E8300 abbiano raale impatto sulle performance delle macchine virtuali, ma devo essere sicuro che la virtualbox di liux o wine effettivamete le utilizzino, ho pensato di fare ta prova: abilitare da bios le due feature Intel® Virtualization Technology e la Intel® Virtualization Technology for Directed I/O ‡ installare linux configurare la virtual machine e verificare come va e poi ripetere il procedimento completo pero' prima disabilitando da bios le feature Intel® Virtualization Technology e la Intel® Virtualization Technology for Directed I/O, ma per fare ene le cose ci vuole tempo e pazienza.

eccoqui, tra le impostazioni della virtual machine di virtualbox ho trovato questo:


pare quindi che virtualbox dove possibile funzioni sfruttando le feature a livello bassissimo di virtualizzazione.
Comunque con queste virtualizzazioni si apre un mondo di possibilita' fa usare la scheda di erete in maniera veramente particolare,insomma la stessa interfaccia ptra avere piu'indirizzi mac e piu' indirzzi ip con conseguenti protocolli ecc.. ecc..
Il limite grosso e' la ram, per istanziare una maccina windows 7 serve minimo 512 mega di ram, ma le prestazioni mi sembrano buone.
ciao

mi accodo all'off topic segnalandovi che da poco ho riesumato un vecchio pc dedicandolo esclusivamente allo studio e dopo diverse prove ho trovato la configurazione ottimale in una versione di windows 7 "allegerita" (non credo di poter mettere i link sul forum, visto che non è stata reperita proprio dai canali "ufficiali", anche se poi ho inserito una licenza originale di win7) e ho trovato questo programma www.toolwiz.com/en/products/toolwiz-time-freeze/ che permette di creare un'immagine del sistema e ogni volta che si riavvia ritornare alla configurazione "freezata". ho inserito un'unica cartella nelle esclusioni dove posso salvare i materiali di studio e appoggiare qualche file da mantenere in maniera definitiva, per il resto è fantastica per sperimentare e testare software o qualsiasi altra cosa (ho provato anche a infettarla volontariamente arrivando al punto di disabilitare le schede di rete e bloccare l'accesso a internet, al riavvio tutto risolto e come prima ^_^). Personalmente soddisfa quello che può servire a me per fare i test di cui ho bisogno con il pc e per avere una macchina pulita per lo studio, sicuramente molto più semplice che mettersi a "lavorare" con le macchine virtuali e linux (almeno per me che non sono molto esperto ^^").

Grazie delle indicazioni,
se avro' un po di tempo sperimentero',
comunque con le macchine virtuali sotto linux si fanno cose incredibili, per esempio oltre a far bootstrappare anche a tre copie di windows in tre windows differenti puoi condividere la stessa scheda di rete e mi sa che puoi impostare 3 diversi mac address sulla stessa interfaccia fisica insomma si possono creare delle condizioni molto strane.
Ma ci vuole tempo pazienza ed anche capacita' critica ad osservare cio' che accade.